Quando le leggi ci sono ma non sono applicate

Da tre mesi un uomo si è insediato in un atrio di un condominio di via Melato. Qui dorme ogni notte e, prima di andarsene, urina contro i muri, anche alla presenza di residenti. E’ un nigeriano proveniente dalle ex Officine Reggiane e rifiuta ogni forma di aiuto e di accoglienza organizzata. I primi tempi faceva la spola tra due condomini adiacenti e a nulla sono serviti i molteplici interventi di tutte le forze di Polizia, alternativamente chiamate dagli abitanti. A nulla sono serviti gli inviti ad andarsene e i colloqui amichevoli.

Il primo di giugno i due amministratori condominiali hanno presentato una denuncia formale agli organi preposti, compresa la Procura, per violazione di ben tre articoli del codice penale: invasione di terreni o edifici, violazione di domicilio e imbrattamento di cose altrui. In teoria, ciò avrebbe dovuto permettere all’autorità giudiziaria di iscrivere la notizia di reato e procedere in tal senso con reclusione o multa, come previsto. Niente di tutto ciò. Ai residenti non rimane, quindi, che installare porte o assumere un buttafuori, con la consapevolezza che a essere stata violata è la tutela della libertà e dei diritti. Un esempio tra i tanti.

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